Spogliatoio e servizi palestra Carlo Levi Grugliasco

Spogliatoio e servizi palestra Carlo Levi Grugliasco

Ristrutturazione

Il progetto

Committente:
Comune di Grugliasco – Torino

Importo dei lavori:
549.913,00 euro

Anno di progettazione:
2008 – 2009
Anno di realizzazione: 
2010 – 2011
Data collaudo:
10/10/2011
Categoria: Servizi per lo sport

 

IMPEGNARSI SEMPRE PER MIGLIORARE

“L’ambito urbano nel quale si collocava il manufatto sportivo per il quale siamo stati chiamati a dare il nostro apporto professionale, quello di Viale Radich, è un comparto di cerniera fra il Comune di Grugliasco e quello della città di Torino. Quest’area, principalmente caratterizzata da un’impronta edilizia di tipo residenziale, ha avuto il suo sviluppo urbanistico in ritardo rispetto ad altre zone attigue. La qualità come concetto generale non era stata tra le priorità degli interventi che erano stati oggettivamente più mirati a rispondere a necessità funzionali piuttosto che orientarsi al valore ambientale.

Nel corso degli anni, grazie anche allo svilupparsi di una nuova mentalità, si è cominciato ad acquisire la consapevolezza di ripensare lo spazio e l’uso territoriale ipotizzandone nuovi scenari con l’intenzione di ingentilire le scelte urbanistiche assunte in passato. 

Proprio nel senso di questa vocazione migliorativa si è collocato il nostro lavoro di architetti. La realizzazione del nuovo blocco spogliatoi è stato vissuto con l’impegno di considerare il nostro esercizio progettuale come una sana occasione per aggiungere valore estetico e, perchè no?  anche “allegria”. Agli osservatori il giudizio. Il progetto è comunque stato notato dalla stampa di settore e pubblicato sulla rivista Tsport che si occupa nello specifico di impianti sportivi e ricreativi e piscine. Questo riconoscimento ha di per sè gratificante per il nostro impegno”.

Descrizione
dei lavori

Abbiamo cercato di valorizzare l’aspetto della pre esistente palestra “Carlo Levi” accrescendo il valore percepito dei volumi attraverso l’uso di cromie. L’  ambizione è stata quella di cercare di valorizzare attraverso nuove forme e vivaci colori, la “statica” elementare geometria dell’originale contenitore prefabbricato. 

A questo scopo si sono disegnati prospetti dotati di plasticità a piani differenti, volumi non costanti, soluzioni cromatiche affini ma non simili. Si è creata una “rottura” con lo schema edilizio funzionale, tipico dell’architettura degli anni dell’esigenza abitativa, cercando di realizzare un gioco stimolante di vuoti e pieni, di trasparenze e di materiali diversi.